L’AKASHA E I TATTVA
I vayù prana sono onde sonore dell’akasha puro.
Quando l’akasha si condensa nell’etere, questi vayù-prana si trasformano in
TEJAS (fuoco), VAYÙ (aria), APAS (acqua) e PRITHIVI (terra). Questi sono
i tattva, tanto studiati da Rama Prasad.
In ogni fiamma si trova l’etere igneo; nell’aria si trova l’etere gassoso;
nell’acqua si trova l’etere liquido; nella terra si trova l’etere di pietra. Questi
sono i Tattva ed il substrato di tutti questi tattva sono i vayù-prana, le onde
sonore, il Verbo, la Grande Parola.
Prima che il Globo planetario si condensasse con i suoi quattro elementi:
fuoco, aria, acqua e terra, esisteva già con tutti i suoi elementi in stato
eterico. Quando i Tattva si condensano, gli elementi eteri ci si tramutano in
elementi fisici.
L’akasha è realmente la condensazione del suono. Questo tattva è la sostanza
spirituale che emana dall’ Anupadaka; questo termine significa “senza
genitori”, “che esiste per se stesso”. In cima all’ akasha si trova l’elemento
radicale della materia.
Più in là dell’Anupadaka c’è l’Adhi; e più in là dell’Adhi c’è l’Ain Soph,
l’atomo superdivino dell’uomo.
